The Relay-O-Matic

by Published on 9th July 2016 14:10
Un anno.
Tanto è passato dall'articolo dove vi parlavo del mio looper\switcher DIY.
In questo anno molte cose sono cambiate: è arrivato l'Amplificatore, in maiuscolo, visto che è quello che sognavo da anni, mi sono costruito le casse, ho ricominciato a suonare, lavoro permettendo, eppure il looper non è mai uscito dal cassetto ove era stato riposto, pur avendo la sua utilità per radunare cambio canale dell'ampli ed il delay (PT-80 clone), che è rimasto quale unico effetto (al momento almeno).
Cosa diamine è successo? La risposta è semplice quanto disarmante, tutto si è ridotto nel mio setup: wattaggio, dimensioni, effettistica, l'unica cosa che è rimasta ingombrante, in modo imbarazzante, è proprio il looper.
L'anno scorso vi parlavo di quanto fosse difficile reperire una scatola con dimensioni accettabili e quanto fosse proibitivo andare a farsela costruire su misura.
Orbene, un bel giorno mi sono messo in testa che potevo arrangiarmi, con un pugno di rivetti ed un foglio di lamiera di alluminio da 0,8mm.
Ho passato diverse serate a disegnare, fallire e ricominciare, volevo assolutamente che gli ingombri si riducessero evitando di sacrificare l'estetica. Per farlo ho dovuto ''perdere'' un loop del progetto iniziale passando da 5 a 4, in modo da ritrovarmi con solo 10 footswitch (contro i 15 di prima), da disporre su tre file (4-3-3) su un layout a gradini, 3 per l'esattezza.
Sono andato al brico sotto casa e con la roboante cifra di circa 28€ ho comprato un foglio di lamiera di alluminio da 100x60cm e una scatola da 50 rivetti da 3,2mm.
Ho stampato i disegni, incollati sulla lamiera, l'ho tagliata a mano, sagomata con tanta pazienza a freddo, tagliato le parti per fare i lati, forata, chiusa coi rivetti, ed il risultato è stato questo:

Addirittura ne ho costruita un'altra, che poi non ho usato, perché la prima mi sembrava venuta male.
Mi è avanzato abbastanza materiale per potenzialmente costruirne una terza e mettere il coperchio a tutte, alla ridicola cifra di 28€, ne ho spesi se non erro 3 volte tanto per le Hammond del primo (bravo mona) con i risultati che avete visto.
Altro cambiamento: saturo delle stampe con le descrizioni da incollare e poi proteggere con la pellicola adesiva ho giocato d'azzardo: disegnato un layout personale e mandato a Tube Town perchè me lo replicassero con il laser. Con 59€ spedito hanno fatto un lavoro che io francamente non mi aspettavo:
non so se sono stato fortunato o sono diventato tremendamente preciso ma i fori tra faceplates e scatola si sono sovrapposti con adattamenti al limite del ridicolo.
In pratica ho speso circa 87€ (volendo a conti fatti anche molto meno, visto che ho utilizzato 1/3 del foglio di lamiera e la metà dei rivetti, quindi circa 10€ di materiale effettivo, più i faceplates) per una scatola custom shop che è evidentemente ad anni luce di distanza dal primo looper! Anche come dimensioni! Visto che stiamo parlando di 250mm in larghezza 180 in profondità e 90 in altezza, compresi gli interruttori, contro gli oltre 600mm solo in lunghezza delle due Hammond 'fuse' insieme.
Fatto questo sono passato a sistemare la parte elettronica all'interno: per prima cosa ho cambiato completamente tutti i jack plug, con quelli in plastica totalmente isolati; ho preso 4 led RGB e li ho collegati ad un sistema a relays a singolo scatto, in modo che ci sia variazione di colore al variare della funzione, questo mi ha consentito di eliminare i led singoli accanto agli interruttori a levetta, risparmiando un sacco di spazio ed un sacco di fastidi; raccolto in un unico interruttore on-off-on le funzioni dell'ultimo looper (dual loop\switch) facendo così è scomparso un interruttore ed ho ridotto a zero le possibilità di attivarli per errore entrambi. Ho poi rifatto la piazzola del convertitore da +9 a +5V in modo da installare sul transistor un dissipatore ed ho portato l'interruttore di accensione sul piano più alto, dulcis in fundo, ricablando il tutto ho scoperto alcuni errori costruttivi che ho risolto non senza qualche difficoltà. Ho ovviamente speso qualche quattrino per comprare la componentistica 'sostitutiva', ma non ho tenuto sinceramente conto di quanto di preciso.
Il risultato finale è la revisione 2.5 del looper\switcher, ribattezzata RELAY-O-MATIC:




Come potete vedere il salto di qualità è sbalorditivo, nemmeno io me lo aspettavo ad essere sinceri.
In conclusione, con un minimo di manualità si può fare qualsiasi cosa, a costi direi contenuti, con risultati eccellenti, ve lo dice uno che ha iniziato saldando, nemmeno troppo bene, un kit di un clone ts-9 ed è arrivato a questo tipo di lavorazioni; ci vuole pazienza e molte ore perse a sperimentare e studiare, ma ne vale sicuramente la pena. Nella mia opinione, a volte è meglio spendere qualcosina in più e darsi al DIY per creare qualcosa che soddisfi al 100% le nostre esigenze chitarristiche, che spendere gli stessi soldi per qualcosa che magari sottoutilizziamo e manco ci da soddisfazione.
Il passo passo delle lavorazioni lo trovate come sempre sul blog, un grazie ad Italiarec che mi lascia lo spazio per condividere le mie follie con voi.
Ciao
A.
Tanto è passato dall'articolo dove vi parlavo del mio looper\switcher DIY.
In questo anno molte cose sono cambiate: è arrivato l'Amplificatore, in maiuscolo, visto che è quello che sognavo da anni, mi sono costruito le casse, ho ricominciato a suonare, lavoro permettendo, eppure il looper non è mai uscito dal cassetto ove era stato riposto, pur avendo la sua utilità per radunare cambio canale dell'ampli ed il delay (PT-80 clone), che è rimasto quale unico effetto (al momento almeno).
Cosa diamine è successo? La risposta è semplice quanto disarmante, tutto si è ridotto nel mio setup: wattaggio, dimensioni, effettistica, l'unica cosa che è rimasta ingombrante, in modo imbarazzante, è proprio il looper.
L'anno scorso vi parlavo di quanto fosse difficile reperire una scatola con dimensioni accettabili e quanto fosse proibitivo andare a farsela costruire su misura.
Orbene, un bel giorno mi sono messo in testa che potevo arrangiarmi, con un pugno di rivetti ed un foglio di lamiera di alluminio da 0,8mm.
Ho passato diverse serate a disegnare, fallire e ricominciare, volevo assolutamente che gli ingombri si riducessero evitando di sacrificare l'estetica. Per farlo ho dovuto ''perdere'' un loop del progetto iniziale passando da 5 a 4, in modo da ritrovarmi con solo 10 footswitch (contro i 15 di prima), da disporre su tre file (4-3-3) su un layout a gradini, 3 per l'esattezza.
Sono andato al brico sotto casa e con la roboante cifra di circa 28€ ho comprato un foglio di lamiera di alluminio da 100x60cm e una scatola da 50 rivetti da 3,2mm.
Ho stampato i disegni, incollati sulla lamiera, l'ho tagliata a mano, sagomata con tanta pazienza a freddo, tagliato le parti per fare i lati, forata, chiusa coi rivetti, ed il risultato è stato questo:
Addirittura ne ho costruita un'altra, che poi non ho usato, perché la prima mi sembrava venuta male.
Mi è avanzato abbastanza materiale per potenzialmente costruirne una terza e mettere il coperchio a tutte, alla ridicola cifra di 28€, ne ho spesi se non erro 3 volte tanto per le Hammond del primo (bravo mona) con i risultati che avete visto.
Altro cambiamento: saturo delle stampe con le descrizioni da incollare e poi proteggere con la pellicola adesiva ho giocato d'azzardo: disegnato un layout personale e mandato a Tube Town perchè me lo replicassero con il laser. Con 59€ spedito hanno fatto un lavoro che io francamente non mi aspettavo:
non so se sono stato fortunato o sono diventato tremendamente preciso ma i fori tra faceplates e scatola si sono sovrapposti con adattamenti al limite del ridicolo.
In pratica ho speso circa 87€ (volendo a conti fatti anche molto meno, visto che ho utilizzato 1/3 del foglio di lamiera e la metà dei rivetti, quindi circa 10€ di materiale effettivo, più i faceplates) per una scatola custom shop che è evidentemente ad anni luce di distanza dal primo looper! Anche come dimensioni! Visto che stiamo parlando di 250mm in larghezza 180 in profondità e 90 in altezza, compresi gli interruttori, contro gli oltre 600mm solo in lunghezza delle due Hammond 'fuse' insieme.
Fatto questo sono passato a sistemare la parte elettronica all'interno: per prima cosa ho cambiato completamente tutti i jack plug, con quelli in plastica totalmente isolati; ho preso 4 led RGB e li ho collegati ad un sistema a relays a singolo scatto, in modo che ci sia variazione di colore al variare della funzione, questo mi ha consentito di eliminare i led singoli accanto agli interruttori a levetta, risparmiando un sacco di spazio ed un sacco di fastidi; raccolto in un unico interruttore on-off-on le funzioni dell'ultimo looper (dual loop\switch) facendo così è scomparso un interruttore ed ho ridotto a zero le possibilità di attivarli per errore entrambi. Ho poi rifatto la piazzola del convertitore da +9 a +5V in modo da installare sul transistor un dissipatore ed ho portato l'interruttore di accensione sul piano più alto, dulcis in fundo, ricablando il tutto ho scoperto alcuni errori costruttivi che ho risolto non senza qualche difficoltà. Ho ovviamente speso qualche quattrino per comprare la componentistica 'sostitutiva', ma non ho tenuto sinceramente conto di quanto di preciso.
Il risultato finale è la revisione 2.5 del looper\switcher, ribattezzata RELAY-O-MATIC:
Come potete vedere il salto di qualità è sbalorditivo, nemmeno io me lo aspettavo ad essere sinceri.
In conclusione, con un minimo di manualità si può fare qualsiasi cosa, a costi direi contenuti, con risultati eccellenti, ve lo dice uno che ha iniziato saldando, nemmeno troppo bene, un kit di un clone ts-9 ed è arrivato a questo tipo di lavorazioni; ci vuole pazienza e molte ore perse a sperimentare e studiare, ma ne vale sicuramente la pena. Nella mia opinione, a volte è meglio spendere qualcosina in più e darsi al DIY per creare qualcosa che soddisfi al 100% le nostre esigenze chitarristiche, che spendere gli stessi soldi per qualcosa che magari sottoutilizziamo e manco ci da soddisfazione.
Il passo passo delle lavorazioni lo trovate come sempre sul blog, un grazie ad Italiarec che mi lascia lo spazio per condividere le mie follie con voi.
Ciao
A.
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